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23 - 28 Febbraio 2019

Visita Pastorale alla SS. Trinità

S.E. Mons. Luigi Marrucci condivide per una settimana le attività che sono svolte alla Parrocchia della SS. Trinità. E' l'occasione attesa dai Fedeli del quartiere e dai Gruppi di Fede presenti in parrocchia per poter conoscere meglio il proprio Vescovo.

(passaggio dell'Omelia del Vescovo Marrucci)



Cos'é la Visita Pastorale? Cerchiamo di comprenderlo attraverso quello che prescrive il Codice di Diritto Canonico e, specialmente, attraverso un autorevole testo del Magistero della Chiesa.

Dal Codice di Diritto Canonico "Il Vescovo ha l'obbligo di visitare la diocesi ogni anno interamente o parzialmente, in modo che almeno ogni cinque anni visiti tutta la diocesi, di persona o, se ne è legittimamente impedito, per mezzo del Vescovo Coadiutore, o dell'Ausiliare, o del Vicario Generale o episcopale, o di un altro presbitero" (Codex Juris Canonici, can. 396 )

Dal "Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi" (2004) La visita pastorale è una delle forme, collaudate dall'esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene contatti personali con il clero e con gli altri membri del Popolo di Dio. E' l'occasione per ravvivare le energie degli operai evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli, è anche l'occasione per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un'azione apostolica più intensa. La visita gli consente inoltre di valutare l'efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica".

La visita pastorale è pertanto un'azione apostolica che il Vescovo deve compiere animato da carità pastorale che lo manifesta concretamente quale principio e fondamento visibile dell'unità nella Chiesa particolare. Per le comunità e le istituzioni che la ricevono, la visita è un evento di grazia che riflette in qualche misura quella specialissima visita con la quale il "supremo pastore" (1Pt. 5, 4) e guardiano delle nostre anime (cf. 1Pt. 2, 25), Gesù Cristo, ha visitato e redento il suo popolo (cf. Lc 1, 68). ( nn. 221-225)
La visita pastorale è, infatti, un'esperienza straordinaria di:

- INCONTRO tra il Pastore e tutte le comunità cristiane affidate al suo ministero. L'incontro si estende alle persone che operano in parrocchia con vivo senso di appartenenza e di responsabilità ed anche a quanti non partecipano abitualmente alla vita ecclesiale. La visita del Vescovo consente una conoscenza reciproca più profonda, aiuta a capire i problemi, permette un sereno dialogo su scelte pastorali già in atto o su quelle da avviare, diventa occasione per incoraggiare, aprire cammini nuovi, ridonare entusiasmo e slancio missionario.

- ANNUNCIO Dentro a una Chiesa che vuole riscoprire la sua dimensione missionaria, l'annuncio del Vangelo si impone come impegno primario. L'annuncio potrà tradursi concretamente in momenti di ascolto, di dialogo e di riflessione su tematiche precise per diverse categorie di persone impegnate nei servizi ecclesiali come nelle istituzioni civili, con attenzione ai cosiddetti "lontani" o, comunque, "non praticanti" e con speciale riguardo ai giovani e alle famiglie;

- PREGHIERA La visita pastorale prima che "attorno" al Vescovo, si fa insieme, Vescovo e fedeli, attorno al Signore, nella rinnovata consapevolezza che la Chiesa non ci appartiene, ma ci è donata ed è animata dallo Spirito. La preghiera ci mette nell'atteggiamento più giusto per affrontare i problemi e per fare discernimento comunitario;

- TESTIMONIANZA della prossimità di Dio attraverso Cristo Buon Pastore, di cui il Vescovo è immagine e testimone. Nel programmare la visita pastorale, sarà importante inserire la visita agli ammalati, alle case di riposo e agli ospedali. Niente, come la sofferenza, è il luogo più familiare per sperimentare la "visita" di Dio.