Oratorio
Le pastorelle 2017

I Bambini dell'oratorio SS Trinità

per le vie del quartiere per augurare un Sereno Natale



Ogni anno il Natale è una Festa attesa da tutti. Case, strade e vetrine illuminate ce lo ricordano ma non svelano ciò che significa. Per molti è solo un tempo di vacanza, è fare dei regali o attendere di riceverli. Alcune persone potrebbero dire che è la festa per ricordare la nascita di un uomo di nome Gesù Cristo. Per altri il Natale è semplicemente il compleanno di Gesù.

I riti, che ogni anno compiamo, ce lo spiegano. Il rito veicola dei contenuti ma non è il fine. Ci scambiamo gli auguri di "Buon Natale" senza sapere spesso cosa ci stiamo augurando. Per questo la festa del Natale può trasformarsi in pura formalità, una semplice e ripetitiva tradizione vissuta in modo superficiale e mondano.

E' bene ricordare e chiarire che Natale significa "nascita". Augurandoci dunque buon Natale ci auguriamo "buona nascita". Ogni giorno dobbiamo ricordare a noi stessi che ci vuole vita per amare la vita.

Abbiamo detto "Buona Nascita", ma cosa dobbiamo veramente intendere...
La nascita per ciascun cristiano è la nascita di Cristo in noi stessi. Dio si è incarnato perché noi potessimo avere Cristo in noi e farlo crescere tempo dopo tempo come ha fatto la Vergine Maria, che con il suo "Sì" ha permesso che Dio facesse il più grande dono che l'Uomo potesse sperare di avere.

Il Natale ci insegna che Cristo è Vita che da la vita, avere Cristo in noi, attraverso una sorta di gestazione, è l'aiuto che ci sostiene nelle stagioni della nostra esistenza; se diciamo il nostro Sì, Cristo è in noi sempre, da bambini, da adolescenti, da adulti e da anziani.

Il senso del Natale, l'attesa dell'Avvento ci porta a riflettere su queste parole di verità: Dio si è incarnato. Se noi accettiamo come vere queste parole riceviamo il dono più grande che l'Uomo può sperare di ottenere, la Grazia in Dio Padre.

La notte di Natale, quando i nostri piccoli mettono Gesù Bambino nella mangiatoia del presepe, dovremmo stringerli in un forte abbraccio e dire loro: Ma sai veramente chi è quel bimbo piccolo che hai messo tra il bue e l'asinello?