Oratorio
La Storia dei Re Magi

Tra vangelo e Tradizione

Solo il Vangelo di Matteo ne parla ma senza descriverli. La tradizione ha aggiunto i dettagli.

Solo un Vangelo ne parla, quello di Matteo: "Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'é il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo"... Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

Effettivamente non si parla di cammelli, per esempio, e nemmeno di re; non si dice che li guidava una cometa, ma soltanto una stella senza coda; e dei nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre non c'é traccia, per non parlare del fatto che uno dei tre fosse di pelle nera. Anzi, a dir la verità, leggendo per benino il Vangelo non troverete mai che i misteriosi personaggi venuti da Oriente erano tre... E allora? Tutte favole, tutte invenzioni? Di sicuro tra la storia narrata in parole stringate da Matteo e quella che noi conosciamo ci sono varie differenze; però, se osserviamo bene, si tratta di particolari che la tradizione ha aggiunto proprio perché non riusciva a spiegarsi il racconto tanto misterioso secondo il quale personalità ricche e potenti giungono da molto lontano per adorare (addirittura!) un neonato sconosciuto e poverissimo... Ma allora chi sono davvero questi magi? Nell'antichità greca si definivano "magi" alcuni saggi della Persia, molto esperti in astronomia (infatti hanno saputo "seguire" il movimento di una stella fino a Gerusalemme);
questi sapienti però non erano soltanto scienziati ma anche un poò sacerdoti: soltanto loro sapevano interpretare certi "segni" che vedevano nel cielo come profezie oppure annunci di sciagure e per questo erano molto ascoltati dal popolo, che chiedeva loro di prevedere il futuro.

Può darsi dunque che alcuni di tali studiosi, avendo scoperto qualcosa di insolito tra le costellazioni e dopo aver consultato i libri sacri che ne parlavano in collegamento con la nascita di qualche sovrano o condottiero, siano partiti "da oriente" per essere i primi a incontrarlo e a rendergli omaggio: magari per farselo amico, in vista della sua futura importanza. E che cosa si porta a una personalità destinata a essere grande e potente? Ovviamente dei doni degni di un re: uno scrigno d'oro - appunto -, incenso come profumo e mirra, un costoso unguento che a quei tempi si usava per guarire le malattie o curare le ferite.